11 gennaio 2021

Hennè: come colorare i capelli in modo naturale

Hennè: come colorare i capelli in modo naturale

Tutto ciò che c'è da sapere sull'hennè




Lawsonia Inermis

Henné è il nome francese della Lawsonia Inermis, una pianta originaria dell’Africa del Nord che oggi è coltivata soprattutto in India, Iran, Tunisia, Egitto, Sudan, Arabia. Il nome botanico di questa pianta deriva dal nome del medico botanico inglese John Lawson che la descrisse in un libro pubblicato a Londra nel diciottesimo secolo; inermis invece si riferisce al fatto che spesso la pianta è priva di spine. Appartiene alla famiglia delle lythraceae con fiori profumati di colore rosa che fioriscono da maggio a luglio e con frutti di forma capsulare. La pianta, una volta attecchito, può sopravvivere anche fino a 100 anni e raggiungere, in condizioni ottimali, anche alcuni metri di altezza. Il suo uso è molto antico, perfino nelle tombe dei faraoni egizi sono state ritrovate polveri ricavate dalle sue foglie e mummie con le unghie colorate.

Il nome Henna, quello con cui è maggiormente conosciuta, è arabo e rimanda all’impiego di questa pianta da parte di culture arabe-islamiche, in particolare per le decorazioni floreali sulle mani e sui piedi delle donne che distinguono quelle giovani da quelle pronte al matrimonio. L’henna simboleggia infatti la maturità piena e la fecondità legate ad una completa femminilità. Nei paesi occidentali, invece, l’uso dell’hennè è comunemente associato quasi esclusivamente alla tintura dei capelli. Dall’essiccamento delle foglie della pianta ridotte in polvere e mescolate all’acqua si ottiene una mistura pastosa di colore verdognolo che si applica direttamente sui capelli e che rilascia una tinta che varia dal color ruggine al mogano.  Il principio più importante isolato dalle foglie della pianta (quello che conferisce il colore) è il lawsone, che si lega alla cheratina, colorando la struttura del capello attraverso la formazione di legami di tipo elettrostatico. I suoi benefici si possono notare già dal primo utilizzo, dato che oltre a colorare in modo naturale, l’henné idrata il capello, lo ricostruisce e lo protegge rendendolo più lucido e corposo. Oltre a tingere, l’henné è efficace anche come antiforfora e detergente del cuoio capelluto grazie alle proprietà sebo-regolatrici e astringenti, virtù che lo rendono adatto a chi ha capelli tendenzialmente grassi. L’henné è inoltre un potente antimicotico e dermopurificante, e nei paesi d’origine viene anche utilizzato per gargarismi che disinfettano la gola, per le eruzioni cutanee e per combattere micosi di piedi e mani.

Origine
Le erbe tintorie contenute nelle nostre tinte naturali provengono da Phalada, un'azienda indiana di Bangalore attiva nella promozione dell’agricoltura biologica e nella commercializzazione dei relativi prodotti provenienti da numerosi piccoli produttori agricoli (circa 1400 per un territorio totale di 10.000 acri in tutta l'India), specializzati nella coltivazione di spezie, erbe officinali e aromatiche e caffè.
Tutti questi piccoli agricoltori ricevono la certificazione biologica dopo un lungo percorso di formazione condotto dall'azienda stessa, incentrato sulle tecniche di coltivazione biologica ma anche sul marketing e la gestione aziendale. Questo garantisce ai piccoli coltivatori una fonte di reddito sicuro e permette loro di liberarsi dalla dipendenza dai prodotti chimici (fertilizzanti e pesticidi) che sono spesso molto costosi, il tutto seguendo un unico principio: mantenere un'etica che garantisca il rispetto sia dell'uomo che della natura. Phalada si assicura infatti che gli agricoltori ricevano un giusto compenso per il prodotto venduto e conduce regolari ispezioni affinché l'intera catena produttiva, dal seme al packaging finale, sia compatibile con l'approccio olistico sostenuto dall'azienda.
Inoltre Phalada promuove anche progetti culturali e sociali come quello volto alla diffusione dell l’uso della medicina ayurvedica o dell’alfabetizzazione delle zone rurali. Phalada gestisce una clinica ayurvedica e un laboratorio per la trasformazione delle erbe e un college per la formazione di medici e di operatori sociali. Dal 2006 inoltre finanza una scuola elementare in una località rurale inserita nel contesto sociale e produttivo dei coltivatori di erbe e di spezie. Phalada, con una parte dei proventi della vendita, sostiene lo stipendio degli insegnanti e promuove una formazione specifica relativa alla coltivazione ed uso delle erbe medicinali. Per saperne di più clicca qui

Funzione
Colorante, sebo-regolatore, astringente.

Importante da sapere:

Quando comprate l'hennè che voi lo compriate in erboristeria o in profumeria, online o al supermercato dovete avere la certezza che sia senza picramati, i picramati sono una sostanza chimica che se presente nell'hennè si lega a eventuali tinte fatte precedentemente e potrebbe darvi brutte sorprese sul risultato finale del colore.

Diverse colorazioni e come ottenerle:

Si applica su capelli bagnati o asciutti? Puliti o sporchi?
Indifferente se su capelli bagnati o asciutti, ma mi sentirei di dirvi asciutti per evitare la pesantezza dei capelli, dell’hennè e dell’acqua, (mal di testa in arrivo…), meglio se puliti! l’hennè non si lega bene ai capelli con il sebo.

Copritelo assolutamente con una pellicola e mettete su un cappello di lana per preservare la vostra testa. Fate altro in quell’oretta. Il tempo passerà veloce.

Utensili? assolutamente non utilizzate il metallo, perchè negli hennè con picramato, (ingrediente non puro che a volte, anche se obbligatorio, non è indicato nella confezione), il picramato a contatto con il metallo del cucchiaio o del contenitore, potrebbe portare strani effetti dell’hennè sui capelli: si potrebbe avere come effetto indesiderato anche capelli “verdini”. Va bene invece la plastica, il vetro o la ceramica, potete prepararlo tranquillamente con qualsiasi altro utensile.

Capelli biondi

Il biondo si ottiene solo tono su tono, creando dei bellissimi riflessi, biondo miele, biondo chiaro, biondo cenere, il tutto in base alla base di partenza! Se volete colorare i capelli di biondo con le polveri naturali, è è praticamente impossibile su capelli scuri, perchè l’hennè non schiarisce ma dona riflessi.

Cosa usare?

Si può usare la cassia italica (detta anche cassia obovata ma comunemente chiamata cassia o hennè neutro), oppure le miscele bionde khadi già pronte. E’ possibile aggiungere delle spezie come zenzero, curcuma (che da però riflessi sul rosso), miele, limone, zafferano (anche lui esalta il rosso), e infuso di camomilla.

La polvere di cassia è molto simile a quella dell’hennè ed è un eccellente condizionante che rende i capelli luminosi e spessi, con un cuoio capelluto sano. Mescolando la cassia con acqua e usando l’impasto entro un’ora il colore dei
capelli non cambierà, ma la struttura sarà liscia, sana e lucida. La cassia può essere utilizzata direttamente sui capelli biondi schiariti per riparare il danno chimico. Applicando il mix di cassia e succo di limone su capelli non pigmentati e lasciandolo in posa per molte ore, si otterrà un lieve alone dorato, questo perchè anchè nella cassia c’è una piccoliiissima percentuale di lawsone che con il limone si scurisce.
Capelli rossi
Il tono dell’hennè rosso può essere caldo o freddo e questo è dovuto dal luogo di provenienza della pianta. Se è un hennè pakistano, è freddo, se è indiano, è caldo. 

Come si capisce se il tono è caldo o freddo?
Quando vedete dei riflessi rame, mattone, quello sicuramente sarà un hennè caldo, se invece vedete dei riflessi fragola, ciliegia, quello è un hennè freddo!

Come fare per ottenere un tono freddo o caldo?
Ambiente: hennè caldo = acido, hennè freddo = basico.

Tempo di posa: hennè caldo 1 max 2 ore, hennè freddo, 4/5 anche tutta la notte per chi riesce.


Tipi di hennè:

Hennè freddo = zarqa, Rashmi, MDH, jamila, robbia, katam, aker fassi (molto costoso ma molto colorante, basta la punta del cucchiaio), Morgana, afshan, red kamala e alcanna non si legano bene ai capelli quindi devono essere unite alla lawsonia, ibisco anche se potrebbe far ottenere un tono caldo, infusi e decotti di frutti rossi o barbabietola vino rosso evaporato, argilla soprattutto rossa. Va aggiunto del bicarbonato per rendere l’ambiente basico e congelando l’hennè il potere tintorio sarà maggiore e il colore sarà più freddo.

Hennè caldo = assolutamente il Tazarine in pole position, si va sul sicuro ed è uno degli hennè che ha più potere tintorio. Anche la robbia si usa per toni caldi così come la polvere di sandalo fa ottenere un tono più caldo. Ci si può aggiungere del limone o aceto o amla (che è acida) e infusi come karkadè e ibisco, che rendono l’ambiente acido e fissano il colore e lo rendono più caldo.

Capelli castani

Cos’è in realtà l’hennè castano? Non è nient’altro che un mix di erbe tintorie che danno il colore castano. Il problema dei mix pronti sui capelli bianchi è che spesso necessitano di doppie passate, perchè non essendo personalizzate, essendoci poca lawsonia,che è quella che realmente si lega al capello, o poco katam o indigo,  le tinte le prime volte hanno una colorazione un pò più blanda. Se volessimo riprodurre da soli il castano potremmo utilizzare per esempio il Katam, l’indigo, il mallo di noce, l’amla (il brahmi anche se colora poco), la cassia miscelata insieme a queste erbe se volete un castano chiaro, e ovviamente, immancabile una parte di lawsonia. Il bello dell’utilizzare le erbe tintorie è il poter personalizzare il colore ottenuto sui capelli creando un proprio mix usando delle percentuali personalizzate necessarie sia per tingere i capelli bianchi che per ottenere un colore castano sui nostri capelli bianchi. Se si desidera un castano dorato ahimè, è impossibile da ottenere con le erbe tintorie perchè ci sarà sempre il riflesso rosso della lawsonia.

Esempi di dosi per i diversi colori

55 cassia, 25 lawsonia, 20 katam o indigo castano chiaro

30 law, 50 katam o indigo, 20 cassia castano medio

40 law, 55 katam o indigo, 5 cassia castano scuro


Il KATAM è ideale per chi desidera ottenere un castano caldo, mogano, dai leggeri riflessi viola / prugna alla luce del sole. L’INDIGO è ideale per chi desidera ottenere un castano dalle tonalità più fredde, con delle tonalità che possono virare anche sul blu.

Se si applica puro il katam o l’indigo sui capelli già hennati si riuscirà a ottenere un nero profondo che può avere dei riflessi viola, melanzana (usando il KATAM) oppure dei riflessi freddi, blu (usando l’INDIGO). Sia il katam che l’indigo non si legano alle squame di cheratina, motivo per cui entrambi scaricano il colore lavaggio dopo lavaggio. Non scaricano mai del tutto, però per mantenere il nero corvino bello intenso bisogna essere consapevole che richiede maggiore impegno e applicazioni più frequenti. Sia il katam che l’indigo rinforzano i capelli, vantando proprietà antiforfora, sebo equilibranti e antibatteriche:

purificano
ripristinano il pH del cuoio capelluto e
promuovono la crescita dei capelli.

Per essere sicura che i riflessi nero blu o nero viola scarichino meno e per preparare una base uniforme, è sempre consigliabile fare una doppia applicazione (nello stesso giorno oppure in 2 giorni di fila):

1a applicazione: una posa di 3 ore con solo lawsonia inermis (henné rosso) oppure un mix di lawsonia inermis e katam o indigo

2a applicazione: una posa di 2 ore con solo katam o indigo. Se vuoi sperimentare, per ottenere un nero profondo, con riflessi unici, fai un mix di indigo e katam.

A differenza della lawsonia inermis (hennè rosso) che rilascia il colore in ambiente acido, sia il katam che l’indigo necessitano un ambiente basico per rilasciare il colore quindi evita assolutamente di aggiungere qualsiasi altro ingrediente al tuo mix, se non dell’acqua tiepida.

La pastella dev’essere applicata sui capelli immediatamente perché il rilascio del colore inizia subito.

Esempi di mix castani
Mescolare l’hennè e l’indigo per tingere i capelli di bruno-rossastro:
usare due parti di hennè per una parte di indigo.
Mescolare l’hennè e l’indigo per tingere i capelli di castano cupo:
usare una parte di hennè per due parti di indigo.
Mescolare l’hennè e l’indigo per tingere i capelli di castano molto scuro:
usare una parte di hennè per quattro parti di indigo.
Mescolare l’hennè e l’indigo per fare apparire l’hennè di colore rosso meno ramato: usare quattro parti di hennè per una parte di indigo.
L’amla è una pianta che ha bacche con i livelli di acido ascorbico molto elevati. La polvere di amla è ricavata dalle bacche essiccate e ridotte in polvere. Puoi mescolare l’amla nella tua miscela di indigo e di hennè, per tingere i capelli di tonalità
castane più fredde. L’hennè è una pianta che ha una molecola colorante rosso-arancione e funziona in una miscela leggermente acida. L’indigo è una pianta che ha una molecola colorante blu scuro e funziona in una miscela leggermente basica. Se si tingono i capelli bianchi con hennè, si otterrà un colore rosso ramato. Se si uniscono hennè e indigo nello stesso mix, i capelli otterranno tonalità brune. Se i capelli vengono tinti prima con hennè e, appena risciacquati, ricoperti immediatamente con l’indigo, si avranno come risultato dei bei capelli neri! Questi colori sono permanenti.

PER FISSARE PER BENE IL COLORE BASTA AGGIUNGERE MEZZO CUCCHIAINO DI SALE

Aspetta almeno 3 giorni per poter valutare il colore ottenuto. Sia l’hennè che l’indigo subiscono un cambiamento chimico quando entrano in contatto con l’aria: il colore si intensifica e diventa più caldo. E’ consigliabile non lavare i capelli con shampoo aggressivi.
 
HENNE' FREDDO

La preparazione dell’hennè freddo è un po’ complicata. Come fare?

1) Non usare aceto o acqua bollente per ossidare. The nero o infusi andranno bene.

2) Si potrebbe utilizzare l’olio essenziale di lavanda nel pappone, si dice che i suoi terpeni aiutino il rilascio del colore. Ma io consiglio l’aggiunta di sale che aiuta a fissare il colore e bicarbonato che grazie al pH basico aiutano i riflessi violacei.

3) Meglio congelare il pappone per 48H, si dice che spezzi alcuni legami dando una resa più scura.

4) Usare un mix. La resa dipende moltissimo dal tuo colore di partenza.

Con cosa posso creare il mio mix? E che colori posso ottenere?
Conosciamo la Robbia, l’ibisco, l’allume di potassio, il campeggio, l’alcanna, il katam.

La Robbia o rubia o manjista, il cui nome scientifico è Rubia Cordifolia, aiuta ad evidenziare il rosso, tende a dare riflessi ramati o ciliegia, anche se probabilmente tende più al ramato. Si può preparare o con sola acqua, o con limone, ottenendo un tono più caldo, o con bicarbonato,ottenendo un tono più freddo e mischiando la polvere e lasciandola 15/20 minuti a macerare. E’ necessario che nel pappone ci sia anche l’hennè per far si che si leghi più facilmente al capello. Sui capelli scuri il cambiamento è lieve, darà dei riflessi che si vedranno maggiormente sui capelli chiari.

L’Ibisco o Karkadè, il cui nome scientifico è hibiscus sabdariffa, ha un colore prugna, violaceo, è acido, e come tutti gli acidi reagisce con le basi, quindi con il bicarbonato. Durante la preparazione è consigliato anzitutto prepararlo a parte aggiungendo a piccole dosi il bicarbonato qualora si volessero riflessi viola/blu/neri/verdastri (in base alla quantità di bicarbonato utilizzato) per poi unirlo all’hennè. Per chi vuole una colorazione rosso fredda, usare il bicarbonato potrebbe inficiare la colorazione, potrebbe dare infatti anche sfumature verdi. Si può utilizzare invece tranquillamente il limone.

Il Campeggio o il Haematoxylum Campechianum è originario della Baia di Campeche in Messico la cui traduzione significa “legno di sangue”. In assenza di lawsonia (o di base hennata) l’effetto del Campeggio sui capelli non è sinceramente granchè. 
Può offrire due effetti:

tono castano ramato, se utilizzato in purezza, senza aggiunta di sostanze particolari
tono viola se utilizzata in presenza di allume o sale
E’ bene evidenziare che:

in sola infusione (solo acqua) dia un rosso brillate,
in ambiente neutro (sale) dia un rosso cupo,
in ambiente basico (bicarbonato) dia un viola deciso, melanzana
in ambiente acido (aceto) dia un color ambra,
in ambiente leggermente acido (allume) dia un color viola, quasi blu.

 ALCANNA CAMPEGGIO E ALLUME con BICARBONATO

tendono verso il viola, quindi per chi vuole raggiungere questo colore consiglio questa miscela!

Non abbinare campeggio e ibisco, che è molto acido, si neutralizzerebbero.

Il campeggio in polvere è facilmente reperibile sui siti francesi, oltre al citato Hennè Paradise, anche su Hennè et le soins d’Alleurs, Hennè, Indigo et companie e Hennè Indis, dove potete fare la ricerca alla voce campeche o logwood, ed in Italia da Phitofilos.

L’alcanna. Il nome scientifico è alcanna tictoria, tinge di rosso vivo in ambiente acido, (fino ad un pH di 6.1) in ambiente basico il tono è più freddo. ( viola fino ad un pH di 8.8 e blu a pH 10) E’ consigliato utilizzarla assieme all’hennè, spesso la grana dell’alcanna non è proprio fine e potrebbe essere un problema per il risciacquo. E’ consigliato prepararla separatamente e in seguito unirla all’hennè. 

Sostanze acide

sono ad esempio: Ibisco (sia la polvere che l’infuso, noto come karkadè): l’acidità dipende dalla concentrazione dell’infuso, varia da 2 a 4 mediamente,
Succo di mirtillo: pH 2.3, Succo di limone: pH 2,4,
Succo di mela: pH 3,5,
Amla (polvere): pH 3,5,
Succo d’arancia: pH 3,7,
Aceto: pH tra 2 e 3,
Vino: tra 3,00 e 3,8 (in media, ma dipende dal vino),
Miele: pH 3,9, Yogurt: pH 4,
The (infuso): dipende dalla qualità, pH 4,5 mediamente,
Caffè: pH 5,
Camomilla (infuso): pH 6,
Latte: pH 6,6.

Sostanze neutre:

acqua (pH 7) e l’acqua distillata (pH 7) che sono neutre, cioè non hanno proprietà né acide né basiche.
Neutro è anche il sale non iodato (pH 7,5).
Sostanze basiche:

Albume d’uovo: pH 8,
Bicarbonato di sodio: pH 10,
Argilla: varia da 7 a 8, dipende dal tipo.

Cosa é la stratificazione?

È l’accumularsi degli strati di henné che man mano si sommano e rendono il colore più scuro e meno vistoso delle volte precedenti. Se quindi volete un tono caldo, acceso, visibile anche negli interni, in base alla vostra base di partenza,  che se più scura renderà automaticamente il colore risultante più scuro, non vi conviene hennare ogni mese, tanto meno ogni quindici giorni, se invece puntate ad un rosso freddo o ancora meglio al nero con riflessi blu o viola, la stratificazione aiuta! Perché renderà i capelli più scuri. 
Come fare per eliminare gli strati di henné? È possibile?
Si, é possibile 🙂 si può usare:

La burrobirra: ovvero un impacco liquido fatto di birra portata a bollore, una noce di burro di karité il quale è  schiarente e anche un po’ di miele.
Gli oli e i burri, gli impacchi con le sostanze grasse fanno schiarire il colore

La vitamina C, da acquistare in farmacia e da inserire nello shampoo
E il colour removing da utilizzare solo nel caso in cui non si riesce proprio ad eliminare completamente alcuno strato di henné.  Non è assolutamente bio, é un trattamento chimico con il quale se siete disperati potete eliminare qualche strato
Ovviamente la decolorazione da evitare se avete i capelli tinti con indigo perché il risultato potrebbe essere capelli verdi
Ma il miglior metodo é hennare  con cadenza diradata

stampa la pagina
nome-foto